Nella suggestiva cornice di Palazzo d’Accursio, nel cuore di Bologna, si è appena concluso con un bilancio positivo il secondo appuntamento di formazione e informazione del Workshop OICE – Operating in Complex Environments.

Se nella precedente edizione, svoltasi sempre a Bologna lo scorso 23 Maggio, si è parlato di Nord Africa e Medio Oriente, questa volta il focus è stato sull’Africa Sub-Sahariana, scenario anch’esso dove si concentra il business di numerose aziende italiane, e dove la parola sicurezza non fa solo da contorno ma è di prioritaria importanza.

Numerosi sono stati gli argomenti trattati dagli esperti che hanno preso parte all’evento: dopo i discorsi di apertura a cura degli organizzatori Antonella Grazia e Mark Lowe, la conferenza ha preso il via con Roger Warwick, CPP e CEO di Pyramid Temi Group, main sponsor dell’evento, che ha illustrato come le ingenti dimensioni dell’Africa e l’eredità del suo importante passato coloniale influenzino ancora oggi il territorio e l’impatto che hanno sulla security.

La mattinata è proseguita con l’analisi più specifica delle zone dell’Africa Orientale e Meridionale, a cura di Mark Lowe, che ha coinvolto nel dibattito gli altri esperti presenti: il Prof. Aldo Pigoli, dell’Università Cattolica di Milano, il Prof. Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali, Roger Warwick e Andy Williams, Quality Assurance & Risk Assessment Executive di Pyramid Temi Group.

La seconda parte della mattinata ha visto protagonista lo stesso Andy Williams, esperto di sicurezza degli alberghi a livello mondiale, che ha fatto un’interessante presentazione sull’attacco a un hotel a Bamako in Mali, avvenuto nel Novembre del 2015, e su come lui stesso era riuscito due settimane prima a prevedere l’accaduto. La mattinata si è poi conclusa con l’analisi e il dibattito sulle zone dell’Africa Occidentale e Centrale.

La sessione pomeridiana si è incentrata principalmente sul tema del terrorismo islamista, e ha visto la partecipazione attiva del pubblico con varie domande e approfondimenti. Il coinvolgimento da parte dei presenti è molto importante, in quanto dimostra, oltre alla buona riuscita dell’evento, quanto le aziende siano sempre più attente alla necessità di protezione per i propri dipendenti che si recano all’estero, non solo in Africa Sub-Sahariana, ma in tutto il mondo. E’ proprio questo l’obiettivo dei workshop OICE: avere a conclusione dei vari appuntamenti (i prossimi ancora da definirsi) un quadro globale della situazione di security e delle misure da adottare per una corretta gestione dei rischi.

Giulia Carta