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12/03/2021

Mark Lowe

Mentre il Ministero degli Affari Esteri italiano suggerisce ai cittadini italiani di prendere in considerazione la possibilità di lasciare il Myanmar, altri governi hanno intensificato i livelli di valutazione del rischio e consigliano ai propri cittadini di lasciare immediatamente il Paese.

I cittadini britannici sono stati avvertiti di lasciare il Myanmar a meno che non abbiano un motivo realmente urgente che giustifichi la permanenza nel Paese.

L’avvertimento del Ministero degli Esteri britannico fa sorgere una serie di preoccupazioni che le aziende devono prendere in considerazione prima di inviare i dipendenti in Paesi in cui vi è un potenziale rischio di doverli evacuare.

Nel caso del Myanmar, il consiglio deriva dalle conseguenze del recente colpo di stato militare, ma le evacuazioni del personale possono anche essere determinate da emergenze sanitarie, disastri naturali, disordini civili o conflitti aperti.

Questo avvertimento sottolinea l’importanza di una continua consapevolezza della situazione, di avere un solido piano di evacuazione in atto e il rispetto delle linee guida e dei consigli del governo.

La consapevolezza della situazione è fondamentale per garantire la sicurezza e l’incolumità sia dei membri del personale che viaggia all’estero sia degli expat. È essenziale che le potenziali criticità siano identificate in anticipo e che il processo di monitoraggio continui durante la loro permanenza all’estero.

Le criticità devono essere individuate al fine di definire le procedure di mitigazione e, in caso di incidenti, l’azienda deve essere in grado di gestire correttamente la situazione.

Nei casi in cui vi sia un’intensificata minaccia di esposizione del personale a rischi per la sua sicurezza o la salute, è necessario, prima della partenza, definire un adeguato piano di evacuazione. Il piano dovrebbe essere multilivello e quindi prendere in considerazione, nel caso di personale assegnato a permanenza di lungo periodo in un Paese a rischio, un processo di graduale escalation. Ad esempio, i membri della famiglia dovrebbero essere evacuati per primi, mentre coloro che rimangono nel Paese dovrebbero prendere in considerazione la condivisione di un alloggio e restare uniti; i protocolli di comunicazione dovrebbero essere rafforzati e gli aspetti pratici dell’evacuazione implementati.

Ad esempio, come nel caso del Myanmar, i voli internazionali possono essere sospesi e quindi i viaggi via terra, nonostante il gran numero di considerazioni necessarie, possono essere un’opzione se le frontiere terrestri sono aperte.

Tuttavia, se gli aeroporti internazionali sono aperti, potrebbe esserci la possibilità di voli “di soccorso” per coloro che cercano di lasciare il Paese. In molti casi questi voli sono prenotabili a livello commerciale.

La formazione del personale è essenziale e deve essere effettuata con largo anticipo rispetto al viaggio. La formazione in questione non sarà riservata esclusivamente ai viaggiatori ma comprenderà anche quei dipendenti che ricoprono ruoli gestionali.

Devono essere coinvolti vari dipartimenti, compreso l’ufficio legale che svolge anche un ruolo chiave nel rispetto delle linee guida del governo. Questo è un compito essenziale in quanto è necessario esaminare e comprendere sia gli aspetti legali che quelli assicurative.

In termini di preparazione anticipata e formazione del personale, è necessario tenere conto di una serie di considerazioni, inclusi alcuni consigli pratici su come affrontare un’evacuazione. Queste includeranno, ma non saranno limitate a, problemi come la chiusura o la mancata disponibilità di banche e sportelli automatici (ATM) e quindi la disponibilità di fondi e dollari USA sufficienti da utilizzare negli aeroporti  per le necessità quotidiane; la mancanza di connessioni Internet e le interruzioni della rete telefonica locale; coprifuoco e norme comportamentali durante l’emergenza.

La tensione politica e le agitazioni in Myanmar si sono diffuse dopo la presa del potere militare, i livelli di violenza stanno aumentando in tutto il Paese. In uno scenario simile chi non può lasciare il Paese dovrebbe restare a casa e stare al sicuro. Dovrebbe essere fornita in anticipo una guida sulla gestione delle situazioni in cui l’individuo ha bisogno di uscire di casa per ragioni essenziali.

La situazione in Myanmar illustra ciò che potrebbe accadere in tempi molto brevi e fa emergere l’importanza, per le aziende, di prevedere adeguati piani di evacuazione, formazione del personale, consapevolezza della situazione, preparazione, gestione delle crisi e di un solido programma di Travel Risk Management.

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